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lunedì 20 gennaio 2014

THOUGHTS. Just in Italian

Come ho detto, per me blog = sfogo. Sfogo di tutti i pensieri che mi girano in mente, come ho fatto sinora a non scoppiare? A non svuotare la mente? Ora che ho riaperto il blog sento la necessità di scrivere tutto ciò che mi passa per la testa, da una parte per paura che mi scappi, che io lo perda per sempre. Dall'altra, proprio per buttare fuori tutto. Non c'è niente di preparato in questo post e non riuscirei a rendere i miei pensieri in inglese. O meglio, ci riuscirei, ma non fino in fondo. Da qui la scelta di parlare solo nella mia lingua madre, per oggi.

Da dove comincio... partiamo dal fatto che da 2 mesi ormai sono "nullafacente". Mi sono laureata e aspetto che inizi il master che voglio fare. Nel frattempo ho cercato di darmi da fare per guadagnare qualcosina con delle ripetizioni, ma ho fatto delle lezioni di spagnolo solo ad una mia amica e, ovviamente, non le ho chiesto niente in cambio. Così, nell'attesa, mi sono data alle faccende domestiche, mi sono messa a sbrigare cose, a fare tutto quello che non potevo fare quando avevo impegni e studio fino al collo. Mi sto riposando, anche. Ma ora che questo periodo sta per finire, vorrei tirare un po' le somme.

E' stato un periodo sicuramente utile per ricaricare le pile. Sono un tipo in continuo movimento, non mi fermo mai! Ma stavolta ho rallentato, ho capito che dovevo fare una sosta prima di ripartire.
In secondo luogo, mi sono messa ad osservare. Non potersi fermare spesso vuol dire non capire. Si va troppo veloce e si vede tutto sfocato. Adesso molte cose sono decisamente più chiare.
Mi sembra di dare maggior peso alle cose, maggior valore alle persone che contano e meno a quelle che CREDEVO contassero, ma che in realtà sono come quei vestiti a cui siamo tanto affezionati: non vogliamo buttarli perché ci ricordano tanti momenti (il primo bacio, il primo esame, chi ce li ha regalati, quando e dove li avevamo comprati...). Ecco. Tutti siamo pieni di persone così, persone che amiamo solo perché ci ricordano determinati momenti felici. Ma non è il motivo giusto, si va avanti, cresciamo, i vestiti si scoloriscono, si sgualciscono, ci stanno larghi o stretti, non ci sentiamo più a nostro agio con loro, eppure ci piange il cuore a metterli da parte/buttarli/regalarli. Ebbene, avremo sempre i nostri ricordi, ma dobbiamo rinunciare alla presunzione di tenere vestiti con cui ormai non ci sentiamo più a nostro agio. Non è colpa nostra, non è colpa dei vestiti... NON E' COLPA DI NESSUNO! Dobbiamo lasciare andare... dobbiamo dire: "Ok, accetto di essere cambiato, accetto i cambiamenti di quell'altra persona. Siamo cresciuti, non siamo più compatibili, lo/la vorrò sempre bene, gli/le auguro una vita meravigliosa. Ci sentiremo, ogni tanto, e ogni volta che ci incontreremo sarà una festa in nome dei vecchi tempi, in ricordo delle esperienze passate". Ma non cerchiamo di entrare in un abito che non ci va più. Rischieremo di strapparlo irrimediabilmente e questo danno irreparabile e involontario ci farebbe stare ancora peggio.
Mi sembra di capire perché molte cose non vanno, mi sembra di comprendere meglio anche i problemi non miei. Mi accorgo che il 90% delle nostre preoccupazioni, paranoie, paturnie, seghe mentali, chiamatelecomevolete! è dovuta a... (rullo di tamburi....) persone! (Sì, sempre loro!). "Chissà come mi vede/chissà che pensa/perché si comporta così?/perché mi ha insultata gratuitamente?/perché mi evita?" eccetera, eccetera, ECCETERA. Da parte mia posso dire di essere MOLTO permalosa. Ma ci sto lavorando! Bene, evitiamo le persone portatrici di scompiglio (in senso negativo), quelle che ci fanno sentire brutte, cattive, indesiderabili, sbagliate. Chi ci fa sentire così non ci vuole bene, non è nostro amico, quindi perché dargli peso? Rispondiamo, se ci fa sentire meglio, oppure stiamo zitti e lasciamoli cuocere nel loro brodo. E poi evitiamoli, ignoriamoli. Non permettiamo a nessuno di farci sentire CATTIVI e/o SBAGLIATI, è un errore madornale che io ho fatto e ho scontato a mie spese. A pensarci adesso... mi faccio una GROSSA RISATA! L'unico mio rammarico è che gran parte del mio carattere di adesso si è formato sulle critiche (infondate) altrui. Sono insicura. Soprattutto della mia parte esterna. Tempo fa lo ero anche di ciò che avevo dentro, ma poi sono rinata. E sto cambiando, sto rinascendo, sto imparando ad accettarmi ed amarmi anch'io, perché se non ci amiamo per primi, gli altri (non TUTTI gli altri, perché la gente avrà sempre da ridire, ma quelli che per noi contano) non ci ameranno mai, o comunque non come noi vorremmo. In questo periodo ho osservato la mia vita, ho osservato quella di altre persone. Nelle confidenze che mi sono state fatte ho visto un po' di me stessa e ho riflettuto, e ho capito. FINALMENTE! Dopo 22 anni! La luce. Ho i miei difetti. Bisogna essere consapevoli delle proprie parti negative e delle proprie debolezze per cercare di porvi rimedio o mascherarle all'occorrenza. Mi conosco. Cadrò ancora. Ma saprò anche rialzarmi. Ne sono stata capace quando meno me l'aspettavo, ma adesso ne sarò capace più che mai. Sono insicura. E la verità è che non piaccio a molti... non che non piaccio a nessuno. E quei molti a cui non piaccio non sono persone che contano nella mia vita. Quindi perché ascoltare loro? Preferisco di gran lunga ascoltare chi mi fa dei complimenti. Complimenti VERI. Anche non espliciti. Se tu mi racconti qualcosa di te, vuol dire che mi ritieni una brava ascoltatrice, una buona custode di miei pensieri. Se mi chiedi un consiglio vuol dire che hai fiducia in me e che mi stimi. Se mi ami e stai con me tutti i giorni e mi sopporti... vuol dire che mi vedi bella, fuori e dentro. E io dovrò stare con me tutti i giorni, fino alla fine. Perché combattermi e autodistruggermi? Perché non volermi bene? Forse perché amare è una delle cose più difficili, proprio perché nessuno te lo insegna. Ma è anche fondamentale.

Sono grata per questo mio periodo di riflessione. Ho riflettuto su chi sono stata e su chi sono, su cosa voglio essere. Osservare mi ha portato un po' più di conoscenza e saggezza, tante risposte... ma anche tante domande. Nonostante mi piaccia stare ferma ad osservare, voglio ricominciare a fare. E so che forse non avrò mai più un'opportunità del genere, che da quando ricomincerò a FARE forse non potrò/dovrò più fermarmi per molto, MOLTO tempo, e magari avrò nostalgia di questo periodo di riposo, vorrò tornarci, averne un altro... lo so. Ma voglio ricominciare a vedere tutto un po' sfocato. Anzi, non tutto. Non si può vedere sfocato chi ti accompagna nella corsa. E di certo vedo molto chiaramente i miei obiettivi.

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