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martedì 28 dicembre 2021

2021: bilancio annuale

Tempo di bilanci qui sul blog, signore e signori. Alla fine dell'anno, ci tocca. Ma, mentre solitamente a questo post unisco i preferiti dell'anno, questa volta ho deciso di scrivere un intero post solo su come sono andati gli ultimi 365 giorni.


Il 2021 è stato un (altro) anno difficile. Per quanto mi riguarda, più del 2020. Sì, l'anno scorso siamo tutti stati investiti da una cosa più grande di noi, inaspettata e incontrollabile, ma nel 2021 è sopraggiunto l'effetto accumulo. Mentre nel 2020, in fondo, siamo stati veramente chiusi per tre mesi, nel 2021 la clausura è durata molto di più. Per quanto mi riguarda, infatti, è ricominciata a novembre 2020 e, sebbene fossero gli ultimi mesi di quell'anno, è come se si fosse trattato di un lungo periodo senza fine durato praticamente fino a inizio giugno 2021. Fino ad allora, sono ben pochi gli avvenimenti e i momenti felici. Solo a febbraio, per il nostro 12° anniversario, ci siamo concessi una staycation: una piccola "vacanza" di 2 giorni e 1 notte nella nostra stessa città, a Roma, in un meraviglioso hotel vicino a Piazza del Popolo, pieno di opere d'arte e con ben due meravigliosi ristoranti. A parte quella parentesi felice, dobbiamo arrivare a luglio prima di poter trovare altri avvenimenti degni di nota. E ne troviamo ben due, entrambi matrimoni: quello della mia amica dell'università, che mi ha riportata nella mia Terra dopo più di 8 mesi, e il matrimonio del collega del mio fidanzato, grazie a cui abbiamo scoperto quello che è diventato uno dei miei posti del cuore: Maratea. Ormai a ridosso delle vacanze estive, ci siamo finalmente vaccinati per poi tornare in Sicilia, tra Etna (su cui abbiamo fatto la nostra prima escursione), Avola (bellissimo mare e tante cose buone da mangiare) e Marzamemi (che è davvero meravigliosa come la dipingono). Dopodiché, a Roma giusto per cambiare valigia e via a Viterbo, un gioiellino di città medievale che volevamo visitare da tempo. Poco prima di tornare fisicamente in ufficio (dopo 10 mesi di smart working), e subito dopo la seconda dose, è arrivato il momento che senza dubbio è stato il più bello dell'anno: quello in cui, sul Lungotevere tra Castel Sant'Angelo e il Vaticano, abbiamo deciso di sposarci. In alcuni la notizia ha destato poco più che indifferenza, altri, invece, ci hanno letteralmente sommersi d'amore. Ed è questa la sensazione che ricorderemo per sempre. Da lì sono iniziati i preparativi che hanno portato già le prime difficoltà, ma anche i primi indimenticabili, stupendi momenti: come quello in cui ho scelto il mio abito da sposa con due delle mie testimoni. Nel frattempo, siamo finalmente tornati al museo (la mostra sull'Inferno di Dante, quella su Klimt e la domenica gratis ai Musei Capitolini), abbiamo visitato Bologna (dopo aver già provato a prenotare per 3 volte nel corso dell'ultimo anno, e aver sempre disdetto per cause di forza maggiore), abbiamo partecipato a una festa piena di VIPsss (e chi se l'aspettava? XD), il party nella Lanterna di Fuksas per l'apertura della Boutique Dodo in Via del Corso a cui una collega che era stata invitata ci ha invitati a sua volta, siamo stati a Lucca a trovare la mia amica, che ci ha portati anche a visitare Montecatini Terme. Poi è arrivato dicembre e, pronti (letteralmente: la valigia era fatta) per tornare in Sicilia a passare le Feste (come non avevamo potuto fare nel 2020) e a consegnare le partecipazioni, ci siamo ritrovati nuovamente nel bel mezzo di questa storia che sembra non finire mai. Qualche ora prima del volo, ho scoperto di aver avuto un contatto diretto molto prolungato con una persona positiva al Covid-19. Risultato: quarantena per una settimana, Natale di nuovo chiusi in casa, volo rinviato al 31 dicembre, dubbio fino all'ultimo, lo prenderemo o no? Tutto da decidere in base al risultato del tampone molecolare previsto per il 30 dicembre.

Insomma: pensavo fosse stato un anno vuoto, invece, mentre scrivevo, mi sono accorta che di cose ne sono successe, eccome. Non tutte piacevoli, anzi, la maggior parte per niente, ma, in effetti, quelle belle sono state così luminose da abbagliare, lo ammetto, tutto il resto. Nonostante ciò, le difficoltà non sono mancate e non mancano. Spesso sono crollata. Ogni volta mi sono rialzata. In più di un'occasione ho aperto gli occhi. Ho fatto ancora un po' di "pulizia kontatti" nella mia vita. Perché, nonostante i miei sforzi, c'era ancora qualche rametto secco da tagliare. Ho capito chi conta veramente. Ho ritrovato affetti, altri li ho coltivati fino a vederli fiorire e dare i loro frutti, oltre ogni aspettativa iniziale. Nuove persone sono entrate nella mia vita e ora sembra che ci siano sempre state e che mi conoscano meglio di alcuni che ci sono da anni. Ho sofferto scoprendo, ancora una volta, di non riuscire ad aiutare tutti. Perché, me lo continuo a ripetere: "Non si può salvare chi non vuole essere salvato". Ho lottato ancora con me stessa, con il mio modo di vedermi, con l'importanza che do al giudizio degli altri. A volte ho perso, altre ho vinto, ma non ho tenuto il conto delle battaglie. La fine dell'anno mi ha messa nuovamente a dura prova e il 2022 non inizia con il migliore degli auspici: so già, infatti, che a gennaio mi aspettano altre difficoltà, altri ostacoli da superare. Non so se vincerò ancora, ma di certo non mi tirerò indietro.

Per il resto, non posso prevedere cosa succederà, ma una cosa la so: a fine giugno mi aspetta un appuntamento a cui non posso assolutamente mancare. E quel giorno... nessuno dovrà rompermi le palle.

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